Tutto ruota intorno a cibo ed energia, lo sintetizza bene lo slogan che accompagna l’Expo 2015… ma alla fine di una lunga ed intensa giornata trascorsa tra i padiglioni a risaltare ancor di più è l’incredibile opportunità, più o meno colta dai vari paesi, di sfruttare la manifestazione come vetrina di promozione turistica delle varie destinazioni.
Una piccola premessa prima di approfondire questo aspetto: in poco più di 12 ore passate nel sito espositivo naturalmente è possibile scoprire solo una piccola parte dell’esposizione e di sicuro la scelta dei padiglioni determina il tipo di esperienza che ogni visitatore si riporta a casa.
Alla luce di quel che abbiamo visto quindi la prima considerazione è che la volontà di promuovere il proprio paese per riuscire ad attirare nuovi potenziali turisti è un fattore comune a tutte le Nazioni partecipanti. Non a caso in molti, tra app e schermi interattivi, hanno messo in palio viaggi verso il proprio paese (e raccolto dati sulle persone che hanno deciso di registrarsi per partecipare).
Ma chi ha saputo cogliere al meglio l’opportunità di presentarsi come destinazione turistica? Chi invece ha fatto troppo poco? Iniziando la classifica dai promossi non può mancare il Giappone, il cui padiglione merita un articolo a parte, in grado di sintetizzare in modo perfetto il tema dell’Expo con i punti di forza della cultura e tradizione giapponese: cosa c’è di meglio per invogliare i viaggiatori se non far vivere loro un piccolo assaggio di ciò che li aspetta?
Continuiamo con gli esempi positivi trasferendoci in Oman: sarà stato quel tocco in più creato dalle iniziative per le celebrazioni della festa nazionale, sarà stata la possibilità di partecipare alla visita guidata ma usciti da questo padiglione tutti noi abbiamo inserito questo Paese come una possibile futura meta (e vi faremo sapere se vinceremo il viaggio!)
Ultimo si per l’Azerbaijan il cui padiglione può essere riassunto in tre termini: musica, eleganza e magia: chi non vorrebbe visitare un luogo così? Oh e la possibilità di fare un rapido giro virtuale alla scoperta di Baku non è stata mica tanto male!
A questo punto iniziamo con qualche critica passando alle nazioni che pur riuscendo ad approfittare dell’occasione per promuoversi mostrando il proprio meglio, lo hanno fatto in maniera forse sin troppo esagerata e lasciando un po’ troppo in secondo piano il tema “nutrire il pianeta, energia per la vita”.
In cima a questa lista vanno a finire Slovenia, terra di relax e divertimento, che vince come padiglione più vivo e festaiolo a qualunque ora e Slovacchia a cui va riconosciuta la capacità di riassumere in poco spazio tutte le sue eccellenze (peccato che a volte si finiva per chiedersi, ma questa cosa c’entra??)
Le ultime parole le dedichiamo a quelli che non ci hanno convinto o da cui ci saremmo aspettati di più come il Messico la cui promozione turistica si è basata su un video promozionale e un angolo dedicato in modo più specifico a Puebla, tra foto e qualche oggetto artigianale.
Troppo poco per trasmettere la vera esperienza del Paese latino-americano, la stessa mancanza di emozioni che ci è rimasta dalla visita al Padiglione di Israele che aveva trovato anche la sua testimonial nell’attrice Morina Attias. Seppure a piccoli tratti interessante a livello di informazioni legate al tema del nutrimento, la sensazione finale è quello di una presentazione troppo costruita e dunque poco attraente per noi poveri potenziali turisti.
E arriviamo così alla fine del nostro giro turistico del mondo Expo 2015, ora tocca a voi: fate un giro a Milano e chissà che tra le vie dell’esposizione non troviate la meta dei vostri sogni…
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